Da : andrea.ochs@studiosistemi.eu
A :
Cc : <silvio@innovativi.eu>
 
Oggetto : Problemi con il magazzino di NPS - Non riesco a far lavorare CO.RAC.FER.
 
Data : gio, 27 ago 2009 18:45:52 +0200
 
Depositi:
 
o INVENTARIO DI FINE ANNO (questo non è bloccante al momento, ma è un problema esistente):
Anche se si movimentano in modo separato i vari depositi, quando faccio poi l NVENTARIO per l pertura del nuovo anno mi “ollassa”tutta la gestione al deposito INDICATO NELLA CAUSALE DELL NVENTARIO; 
 
si perde quindi la giacenza per i depositi; in ogni caso come mostrato nei dati qui sotto i totali non tornano:
 
 
 
 
Valorizzazione del magazzino con il metodo del "costo medio ponderato"
 
a cura di Corrado Del Buono
Come utilizzare il modello di Excel per valorizzare le rimanenze di magazzino attraverso il metodo
del "costo medio ponderato"
Il valore delle rimanenze finali di magazzino può essere determinato attraverso l applicazione di
diversi metodi contabili: il metodo del “costo medio ponderato”, il metodo FIFO e il metodo LIFO,
che a sua volta può essere di tipo continuo o a scatti. Tali metodi differiscono solo per il valore che
viene imputato ai prodotti “in uscita” dal magazzino, mentre il valore imputato ai prodotti “in
entrata” è dato dall effettivo costo di acquisto del prodotto (con l aggiunta di eventuali costi
strettamente legati ad esso quali, ad esempio, le spese di trasporto).
Sebbene ciascuno dei metodi vari in relazione alla tipologia del prodotto, il più diffuso è quello del
“costo medio ponderato”, che valuta le uscite dal magazzino tenendo in considerazione i costi
unitari di tutti i prodotti acquistati in precedenza e quindi giacenti in magazzino.
 
Ma facciamo un esempio numerico per comprendere meglio il suo funzionamento.
Supponiamo di aver acquistato 20 unità di un certo prodotto a € 2000 (prezzo complessivo) e, con
una seconda ordinazione, altre 10 unità a € 1200. Supponiamo poi di aver successivamente
venduto 10 unità. Ora, poiché il costo medio unitario ponderato dei prodotti acquistati è di €
106,67 (dato da (2000+1200)/30) lo “scarico” di magazzino è valutato € 1066,67 (€ 106,67*10
unità). Quindi, se non si verificano altre movimentazioni durante l esercizio contabile, le rimanenze
finali di magazzino sono valutate € 2133,34 (€ 106,67*20 unità).
In questo tutorial proponiamo un modello per la valorizzazione al "costo medio ponderato" delle
rimanenze di magazzino.
 
 
 
 
Come utilizzare il modello
Dopo l inserimento del prodotto da valorizzare (Codice e Descrizione prodotto) nelle celle B3 e F3,
si riportano nella cella C7 le quantità iniziali del prodotto e nella cella D7 il prezzo unitario.
Quando si utilizza il modello per il secondo periodo contabile, tali valori possono essere estrapolati
dall ultima riga del prospetto: le quantità iniziali corrispondono alle quantità delle rimanenze finali,
mentre il prezzo unitario corrisponde al costo medio ponderato (CMP) con il quale sono state
valorizzate le rimanenze di magazzino nell esercizio contabile appena trascorso.
 
valorizzate le rimanenze di magazzino nell esercizio contabile appena trascorso.
Inserimento delle quantità e del prezzo unitario
Successivamente, nella riga 8 vengono registrate le singole movimentazioni (Acquisti o Vendite).
Se si tratta di un'operazione di acquisto, si indica la data nella colonna A, l etichetta “Acquisto”
nella colonna B, le quantità e il prezzo unitario rispettivamente nella colonna C e D. Al contrario,
se si tratta di una vendita si indica la data della movimentazione nella colonna A, si digita
l etichetta “Vendita” nella colonna B e le quantità vendute nella colonna F.
Vendite e Acquisti
Le parti restanti del modello (la colonna Importo dell area Carico, la colonna Prezzo u. e Importo
dell area Scarico, le colonne Quantità Valore e C.M.P. dell area Esistenza e la riga relativa alle
Rimanenze finali) vengono compilate automaticamente.
 
Come costruire il modello
Analizziamo ore le formule e le procedure utilizzate per la costruzione del modello.
Nella cella E7 è stata utilizzata la formula =ARROTONDA(C7*D7;2) che consente di arrotondare
ai centesimi di Euro la moltiplicazione tra le quantità (C7) e il prezzo unitario di acquisto (D7); la
formula è stata successivamente copiata per trascinamento fino alla cella E27.
Da notare che se si ha a disposizione il dato complessivo (ad esempio, il totale della fattura di
acquisto) e non il prezzo unitario di acquisto. possibile inserire (senza modificare le formule del
modello) il prezzo unitario nella colonna D, non come valore numerico ma come semplice
divisione tra il totale fattura e il numero di prodotti acquistati.
Nella cella I7 è stata inserita la formula =C7 e nella cella J7 la formula =E7: entrambe le formule
richiamano i valori già inseriti nella sezione Carico della prima riga del modello.
Nella cella K7 è stata utilizzata la formula =SE(I7=0;0;J7/I7) che consente di calcolare il valore del
costo medio ponderato (C.M.P.) attraverso la divisione tra il valore complessivo (J7) e le quantità
esistenti in magazzino (J7). Poiché la formula è stata successivamente copiata fino alla riga 27, si
è utilizzata la funzione SE per evitare la comparsa del messaggio di errore #DIV/0! in
corrispondenza delle righe “non utilizzate” del modello.
Nella cella G8 è stata utilizzata la formula =SE(B8="Vendita";K7;SE(B8="Acquisto";0;0)). La
formula è costruita con una funzione SE “nidificata” e può essere letta in questo modo: se la cella
della colonna Descrizione (nello specifico la cella B8) contiene l etichetta “Vendita”, allora trascrivi
il valore del C.M.P. derivante dall ultima movimentazione (nello specifico, il valore della cella K7);
altrimenti, se l etichetta in B8 è “Acquisto” o se non è presente alcuna etichetta,inserisci un zero
(0). La formula è stata successivamente copiata verso il basso, sempre fino alla riga 27.
Nella cella H8 è stata utilizzata la formula =ARROTONDA(F8*G8;2) che consente la
moltiplicazione tra le quantità di “scarico” (F8) e il prezzo unitario valorizzato al costo medio
ponderato (G8), arrotondata ai centesimi di Euro; la formula è stata successivamente copiata
verso il basso fino alla riga 27.
Per determinare le quantità esistenti di magazzino dopo ogni movimentazione, nella cella I8 è
stata utilizzata la formula: =SE(B8="Acquisto";I7+C8;SE(B8="Vendita";I7-F8;0))
La formula, costruita anch essa con una funzione SE “nidificata” può essere letta in questo modo:
se la cella della colonna Descrizione (nello specifico, la cella B8) contiene l etichetta “Acquisto”,
somma le quantità esistenti (nello specifico, il valore della cella I7) con le quantità acquistate
(indicate nella cella C8), altrimenti se si tratta di un operazione di “scarico” (B8="Vendita”), calcola
la differenza tra le quantità esistenti in magazzino (I7) e le quantità vendute (trascritti nella cella
F8), altrimenti, ovvero se la riga relativa del modello non è stata ancora utilizzata per le
movimentazioni di magazzino, trascrivi uno zero (0). La formula è stata successivamente copiata
verso il basso fino alla cella I27.
Per determinare il valore del magazzino dopo ogni movimentazione, nella cella J8 è stata
utilizzata la formula: =SE(B8="Acquisto";J7+E8;SE(B8="Vendita";J7-H8;0))
La formula può essere letta in questo modo: se la movimentazione inserita nella riga del modello è
di acquisto (B8="Acquisto"), somma il valore della merce esistente (J7) con il valore della merce
ordinata (E8), altrimenti, se si tratta di una vendita (B8="Vendita") esegui una sottrazione tra il
valore del magazzino (J7) e il valore contenuto nella cella H8 (valore di “scarico” calcolato,
attraverso la formula inserita nella cella, al costo medio ponderato), altrimenti, ovvero se la riga
non contiene alcuna movimentazione, restituisci uno zero (0). La formula è stata successivamente
copiata in basso fino alla riga 27.
La riga 28 del modello contiene le formule che consentono di determinare il valore delle
rimanenze finali (quantità, valore e costo medio ponderato); tali valori corrispondono, in realtà, a
quelli che risultano dall ultima movimentazione utilizzata nel modello.
La cella I28 deve contenere le quantità effettive di magazzino; il “saldo” è stato determinato
attraverso la formula =SOMMA(C7:C27)-SOMMA(F8:F27),ovvero sommando le rimanenze iniziali
(cella C7) con le quantità acquistate (intervallo C8:C27) e sottraendo le quantità vendute (F8:F27)
durante il periodo contabile.
La valorizzazione delle rimanenze finali è stata calcolata con la formula =SOMMA(E7:E27)-
SOMMA(H8:H27) che somma il valore delle rimanenze iniziali (cella E7) con il valore degli
acquisti (intervallo E8:E27) e sottrae il valore delle vendite (H8:H27).
Infine, per determinare il costo medio ponderato di fine periodo, si è utilizzata la formula
=SE(I28=0;0;ARROTONDA(J28/I28;2)). La divisione tra il valore (J28) e le quantità (I28) di fine
periodo è stata arrotondata a due cifre decimali e subordinata all esistenza di un valore diverso da
zero (0) nelle quantità per evitare la comparsa di un messaggio di errore a prospetto vuoto.
 
Come personalizzare il modello
Il modello è stato predisposto per 20 movimentazioni di magazzino. Per aumentare il numero delle
movimentazioni è sufficiente inserire altre righe all interno del prospetto (a partire dalla riga 8 o
prima della riga 27) e copiare per trascinamento le celle contenenti le formule.
Inoltre, se si utilizzano i dati delle fatture di acquisto, è possibile eliminare le formule della colonna
E ed utilizzarne le celle per inserire i dati: sarà sufficiente digitare la formula
=ARROTONDA(E8/C8;2) nella cella D8 e trascinare quest ultima verso il basso fino alla cella
D27.
 
Versione originale: http://www.pmi.it/software/tutorial/626/valorizzazione-del-magazzino-con-il-metodo-del-costo-medioponderato.
html
 
http://www.pmi.it/note-legali.html.